Salvini e Di Maio trovano un punto d’incontro, su un tema delicato: Banca d’Italia e Consob. Non sarebbero intenzionati a confermare figure importanti all’interno delle istituzioni amministrative, autonome rispetto al governo. Si distanzia Giovanni Tria, cui fa eco Antonio Tajani di Forza Italia.
Bankitalia, Di Maio “Serve discontinuità”
In occasione della scadenza del mandato di figure di alto grado nella Banca d’Italia, il Governo, con Di Maio e Salvini, si è detto deciso a non riconfermare Luigi Federico Signorini da vicedirettore, Valeria Sannucci, altra vicedirettrice con mandato in scadenza a maggio, e Salvatore Rossi, il direttore generale, il cui incarico è secondo per importanza solo a quello del governatore Ignazio Visco. “Ora che noi come governo veniamo consultati per procedura costituzionale nella nomina del direttorio, se ci chiedono un parere sul rinnovo io dico no: c’è bisogno di discontinuità” così Luigi Di Maio parlando di Consob e Bankitalia al suo arrivo al Micam, alla fiera di Rho-Pero a Milano. E ha aggiunto “Quello che stiamo dicendo sia su Consob sia su Bankitalia non è un fronte che apriamo ma semplicemente un modo per mantenere una promessa agli italiani“. “La volontà di cambiare i vertici – ha proseguito Di Maio nel suo intervento – non è un attacco a Bankitalia e alla Consob, ma questo governo mette insieme due forze politiche che hanno sempre detto che se esistono centinaia di migliaia di risparmiatori sul lastrico è perché chi doveva controllare non ha controllato”.
Salvini “Guardare avanti è il minimo”
Su questo argomento, Salvini è allineato con la posizione del ministro del Lavoro “Sono d’accordo con Di Maio. Provare a guardare avanti mi sembra il minimo” ha dichiarato il leader della Lega in seguito alla visita al campo profughi di Padriciano in occasione del Giorno del Ricordo “Chi è pagato per vigilare e non vigila deve cambiare”, ha ribadito Salvini. “Ci sono mega stipendi e mega dirigenti che dovevano controllare i risparmi degli italiani. Non mi sembra siano stati molto efficaci in questa situazione di controllo” ha concluso.
In disaccordo il ministro dell’Economia Giovanni Tria, interrogato dall’Ansa a Roma “L’indipendenza di Bankitalia va difesa. Mi sono già espresso”. Anche Antonio Tajani si è distanziato dal governo “Su Consob e Banca d’Italia credo che bisogna evitare di fare propaganda. Ricordiamoci che esiste una autonomia della Banca d’Italia come è autonoma la Banca centrale europea. Non bisogna distrarre l’opinione pubblica con slogan ad effetto. Soprattutto quando ci sono problemi di recessione di economia disoccupazione e lo spread che aumenta”.